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Antonio De Pascale _ Letizia Ragaglia

nel catalogo  Flirts. Arte e Pubblicità  
mostra a cura di Andreas Hapkemeyer - Edizioni Museion Bolzano 2004

Antonio De Pascale indaga il linguaggio della pubblicità e dei prodotti di consumo con una particolare attenzione al packaging. Servendosi di strategie pubblicitarie come l’ingrandimento e la serialità, che creano un significativo rimando ai procedimenti messi in atto dalla Pop Art, De Pascale decostruisce scientificamente gli elementi linguistici e/o simbolici delle confezioni e li riassembla in modo inedito. Mediante l’inserzione di fattori di disturbo nel testo pubblicitario a livello grafico, e dunque concettuale, il modello impresso nell’immaginario collettivo subisce uno straniamento che provoca una reazione di disorientamento nel fruitore. Il prodotto viene solo apparentemente copiato, ma invece riprodotto con trasformazioni inconsuete come scale sproporzionate e messaggi promozionali dai contenuti paradossali. Il noto cioccolato Milka dal familiare involucro lilla muta in un Break, che allude alla tavoletta di cioccolato che si spezza così come al momento di pausa implicito, ma al contempo prospetta visivamente situazioni disastrose, in cui una catastrofe “rompe” un equilibrio naturale. Il ponte di Brooklyn riprodotto sui celeberrimi pacchetti di gomme da masticare nella mutazione inflitta da De Pascale si disintegra in seguito ad un’esplosione, i noti Tic Tac rinviano alla nostra mania, ovvero al nostro “tic”, di ingurgitare scriteriatamente colorate pillole di ogni genere e anche tranquillanti e antidepressivi come Tavor e Prozac vengono ironicamente accostati a immagini di cibo quotidiano come corn flakes e piatti di legumi. Con procedimenti assai vicini al fotomontaggio dadaista di stampo berlinese, De Pascale riscatta l’arte della contaminazione e le conferisce anche dignità di critica sociale; l’opera d’arte nell’era della riproducibilità tecnica ottiene così una nuova risorsa creativa.

Antonio De Pascale _ Letizia Ragaglia

in the catalog Flirts. Arte e Pubblicità  
exhibition curated by Andreas Hapkemeyer - Editions Museion Bolzano 2004

Antonio De Pascale investigates the language of advertising and consumer goods with particular attention to packaging. By  using advertising strategies such as  magnified and serial images, which significantly recall Pop Art procedures, De Pascale scientifically decontructs the linguistic and/or symbolic elements of the packagins  and reassembles them in an unusual way. By inserting design and conceptual  disturbing elements in the advertising text, the image imprinted in the collective imagination undergoes an estrangement which causes a reaction of bewilderment in the viewer. The product is only apparently copied, whereas it is actually reproduced with unusual transformations such as a  disproportionate scale and absurd promotional messages. The famous Milka chocolate with its familiar lilac wrapping changes into Break, which  is an allusion both to the breaking of the chocholate bar as well as  to the implied meaning of break as a pause, but at the same time it visually conveys disastrous situations where a catastrophe “breaks”  a natural balance. The image of Brooklyn bridge on the very popular chewing gum packets disintegrates in De Pascale’s transformation following an explosion; the famous Tic Tac allude to our fad, that is to our mania of ingurgitating coloured pills of  all kinds indiscriminately. Tranquillisers and antidepressants such as Tavor and Prozac are also ironically put together with everyday food such as corn flakes and beans. By using procedures very close to Berlin-style Dadaist fotomontage De Pascale reclaims the art of blending and gives  it  even a dignity of social criticism; the work of art in the era of techncal reproduction thus acquires a new creative value.