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Antonio De Pascale _ Andrea Bellini

nel catalogo Cover Theory mostra a cura di M.Senaldi
Edizioni Scheiwiller Milano 2003

La storia di Antonio De Pascale potrebbe essere raccontata in qualche modo con la storia dei supporti che ha utilizzato per dipingere. L’artista ha cominciato utilizzando i coperchi delle scatole di scarpe, di modo che una volta finito il pezzo questo sembrava già incorniciato. In seguito è passato ai fondi delle torte per arrivere alle scatole da imballaggi. Nel 1995 comincia così a produrre una serie di prodotti commerciali molto noti, ridipinti a mano con acrilici. Si tratta di imballaggi costruiti ex novo con tecniche artigianali che non contengono più nulla, piuttosto presentano curiose vicende, “narrazioni parassite che si annidano nell’impianto simbolico/persuasivo del prodotto”. In un processo di amplificazione dell’oggetto De Pascale arriva a produrre scatole a "misura d’uomo” , sulle quali i prodotti subiscono preoccupanti mutazioni, come nel caso del ponte di Brooklyn, quello della gomma Perfetti che esplode irrimediabilmente. Nel recente Take-away (2001), De Pascale utilizza fogli di carta sui quali disegna immagini rubate da palinsesti televisivi e poi, una volta fustellate, trasforma in shopping bags.


Antonio De Pascale _ Andrea Bellini

in the catalog Cover Theory exhibition curated by M.Senaldi
Edizioni Scheiwller Milano 2003

Antonio De Pascale’s story could be told by his painting media. The artist began be using shoebox lids, so that the finished piece seemed already framed. He went on to use cake bases and finally packing cases. In 1995 he began a series featuring packing of well-known commercial products hand-painted with acrylics. Made by hand using craft techniques, the packaging no longer contains anything, but becomes the site of strange occurrences, for “parasitic tales that lurk in the symbolic/persuasive apparatus of the product”. By enlarging the object De Pascale ends up creating “human-scale” boxes, where the products are subjected to alarming mutations, as in the case of Brooklyn bridge, made of Perfetti chewing gum, which irreparably explodes. In the recent Take-away (2001), De Pascale sketched images stolen from television program schedules onto sheets of paper, which he then die-cut and transformed into shopping bags.